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Oggi vi parlo di un libro che fino a pochi mesi fa non conoscevo proprio e che ho poi scoperto essere tra i pilastri del genere: La bara d’argento di Ellis Peters, edito da Tea e tradotto in italiano da Elsa Giuseppina Pelitti.
L'autrice
Ellis Peters è lo pseudonimo di Edith Mary Pargeter, scrittrice e traduttrice autodidatta. Nata nella contea inglese dello Shropshire, Pargeter aveva origini gallesi di cui era molto orgogliosa, tanto da diventare esperta accademica di cultura gallese e da ambientare i suoi libri più famosi proprio in questa nazione del Regno Unito.
Dopo un viaggio in Cecoslovacchia negli anni Quaranta, si innamora della lingua e la studia fino a diventare un’esperta e a iniziare a tradurre libri di poesie di vari autori. Nel campo dei gialli, si è distinta in particolare per la serie Le indagini di fratello Cadfael, iniziata nel 1977 e che comprende 21 libri.
Il libro
La bara d’argento è il primo libro della serie e, per ora, l’unico che ho letto. L’ho trovato un po’ per caso nel mio negozio di libri usati preferito di Northampton; stavo cercando qualche giallo, sapendo che quelli di Agatha Christie lì vanno sempre a ruba, e ho trovato una bella pila di libri di Ellis Peters, di cui non avevo sentito parlare. Attirata dalla copertina e dal titolo inglese (A Morbid Taste for Bones), ho letto la trama e mi ha ricordato vagamente Il nome della rosa ma, soprattutto, un’altra serie di cui vi parlerò presto; ecco perché ho deciso di comprarlo.
La storia è ambientata nel 1137 e il protagonista è fratello Cadfael, un monaco benedettino gallese che abita nell’abbazia di Shrewsbury. La sua vocazione arriva tardi e Cadfael prende i voti quando ha già passato i quarant’anni e dopo essere stato soldato durante le crociate e marinaio. Questa esperienza gli dà una visione più concreta della religione e della vocazione dei suoi confratelli, in particolare dei due novizi che lo aiutano a coltivare l’orto medicinale: John e Columbanus.
L’abbazia non ha molti fondi e decide di unirsi alla ricerca di reliquie di santi per attirare più fedeli. Non riuscendo a trovare un santo locale, alcuni tra i monaci decidono di portare a Shrewsbury i resti di Santa Winifred, una santa gallese ignorata dai suoi compaesani. Grazie a delle visioni un po’ troppo convenienti, il priore Robert afferma che, per curare Columbanus, che sembra soffrire di epilessia, l’abbazia dovrà ottenere la salma di Santa Winifred, sepolta nel villaggio di Gwytherin.
Cadfael, grazie al fatto di parlare gallese e di poter essere un interprete, ottiene il permesso di unirsi alla delegazione che dovrà convincere il villaggio a donare le reliquie. Quando i monaci arrivano a Gwytherin, però, non riescono subito a convincere i rappresentanti del villaggio e, in particolare, fanno incollerire il più grande proprietario terriero locale, Rhisiart. Quando il mattino dopo questo viene trovato morto con una freccia nel petto, il primo sospettato è Engelard, a cui appartiene la freccia e che è innamorato della figlia di Rhisiart.
Cadfael analizza il corpo e scopre degli indizi che non collimano con i sospetti iniziali e, raddolcito dal sentimento dei giovani innamorati, inizia a indagare e si ritrova invischiato in una trama più complessa di quanto potesse immaginare, in cui si intrecciano politica, legge e religione.
Cosa ne penso
È un libro che mi è piaciuto moltissimo, sia per come è scritto, sia per la storia. Come vi ho detto, mi ha ricordato un po’ Il nome della rosa. Un libro ambientato in quel periodo e scritto in inglese poteva essere molto complicato da leggere per chi, come me, non ha l’inglese come prima lingua; invece, posso assicurarvi che, benché non semplificata, la lingua è accessibile e il libro piuttosto scorrevole.
Il periodo storico è uno a cui i libri di storia su cui ho studiato io non danno tantissimo spazio: l’Anarchia, una guerra civile combattuta nel XII secolo tra i sostenitori dell’imperatrice Matilde e quelli di Stefano, nipote di Guglielmo il conquistatore. Alcuni passaggi che parlano dei fatti storici sono più difficili da seguire, forse proprio per via della mia scarsa conoscenza della storia, ma l’autrice ci presenta un quadro abbastanza chiaro dell’ambientazione del libro.
Nonostante l’autrice abbia ricevuto vari premi, le avventure di fratello Cadfael hanno ottenuto fama mondiale a distanza di qualche anno grazie prima all’uscita proprio del romanzo di Eco, che ha risvegliato l’interesse del pubblico per i gialli storici ambientati nel Medioevo. Un’altra ondata di appassionati è arrivata negli anni Novanta quando ITV ha prodotto la serie per la TV Cadfael – I misteri dell’abbazia, andata in onda dal 1994 al 1998 e con Derek Jacobi nei panni di Cadfael.
Se vi interessa dare un'occhiata alla serie, più in basso trovate il trailer in inglese, mentre questo è il link alla puntata A Morbid Taste for Bones, sempre in inglese. La serie non segue l’ordine dei libri e questa puntata, che corrisponde al primo libro, è però la terza puntata della seconda stagione.
Conoscevate già i libri o la serie TV? Lasciatemi un commento!