Forse starete pensando che vi sto per parlare dello stesso libro della volta scorsa, ma il titolo è solo una coincidenza. Questa settimana ho scelto In Other Words - A Coursebook on Translation di Mona Baker.
L'autrice non ha bisogno di presentazione, Mona Baker è un'autorità nel campo della traduzione ed è docente all'università di Manchester.
Il libro in breve
Il libro è alla terza edizione, la prima è del 1991 e la seconda del 2010, ed è stato completamente aggiornato. La prefazione lo definisce "the definitive coursebook for students studying translation" ed è facile capire perché già dalle prime pagine.
Dopo il primo capitolo, che introduce il libro e la sua struttura, ogni capitolo analizza un diverso livello del testo, seguendo una struttura bottom-up, quindi crescendo in complessità perché, come l'autrice ci spiega a pagina 6, l'opposto, benché comune in teoria della traduzione, è più complesso per chi non ha una formazione linguistica di base.
Un'altra scelta che Baker spiega all'inizio è quella di usare uno dei termini più complessi e quasi tabù in traduzione, quello di "equivalenza". A pagina 5 ci dice di averlo scelto "for the sake of convenience", per comodità, perché, benché manchi di base teorica, i traduttori sono abituati a usarlo.
Vediamo i capitoli in dettaglio:
1) Introduction – com'è strutturato il libro
2) Equivalence at word level – livelli di significato e problemi di traduzione al livello delle singole parole
3) Equivalence above word level – livelli di significato di collocazioni, frasi fatte e modi di dire
4) Grammatical equivalence – analisi delle varie categorie grammaticali e della mancanza di correspondenza tra lingue
5) Textual equivalence: thematic and information structures – tema, rema e strutture marcate
6) Textual equivalence: cohesion – tecniche di coesione testuale
7) Pragmatic equivalence – coerenza testuale e implicature conversazionali
8) Semiotic equivalence – risorse semiotiche
9) Beyond equivalence: ethics and morality – etica e morale in traduzione e interpretariato
Cosa ne penso
È un libro che non ha mai lasciato la mia scrivania durante tutto il corso e che sto usando molto anche per la tesi. Ogni capitolo include moltissimi esempi in varie lingue e offre sempre una retrotraduzione in inglese per chi non conosce la lingua originale, il che è utilissimo.
Lo considero un pilastro della formazione di un traduttore e un buon modo per esplorare strategie di traduzione. È ovviamente utilissimo a livello teorico ma dà anche spunti pratici che aiutano ad automatizzare alcune tecniche.
E voi, l'avete letto o usato per i vostri esami? Lasciatemi un commento!