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Traduzione al naturale 3, la caccia nella brughiera

21/10/2021 12:00

Emma

Pratica di lingue, Terminologia, Ambiente,

Traduzione al naturale 3, la caccia nella brughiera

Il terzo post della serie #TraduzioneAlNaturale è dedicato alla caccia nella brughiera

 

 

 

 

 

 

 

Oggi vi parlo di un tema che volevo investigare da un po' e questo articolo è cascato a fagiolo. Mi ha fatto dannare un po’ per la terminologia ma è stato decisamente un ottimo esercizio.

 

Il tema è la caccia e lo sfruttamento del territorio causato da un’attività peculiare di alcune zone della Gran Bretagna. L’articolo originale lo trovate qua.

 

È un comunicato stampa dell’associazione Rewilding Britain e l’autore è un altro attivista che seguo su Twitter, Guy Shrubsole.

L'analisi

La terminologia

Se, come me, avete letto e riletto Il mastino dei Baskerville, il termine brughiera e il suo corrispettivo inglese moor vi saranno familiari e, forse, richiameranno un’immagine più romantica di quella descritta in questo articolo.

 

Come ho detto e come viene spiegato anche nell’articolo, l’attività conosciuta come driven grouse shooting è una prerogativa di alcune zone della Gran Bretagna e da tempo viene criticata dalle associazioni ecologiche proprio per i danni che causa all’ambiente. Non mi dilungo perché l’articolo lo spiega in modo chiaro, passiamo invece agli ostacoli che ho riscontrato nella traduzione.

 

1) GROUSE e GROUSE MOORS

 

Iniziamo già dal termine grouse, che comprende vari tipi di fasianidi e che potremmo tradurre con "pernici" in generale. Se però passiamo al composto grouse moors iniziano i problemi. È un concetto culturale molto specifico e non sono riuscita a trovare un vero corrispettivo in italiano. Diciamo che si tratta della brughiera in cui abitano le pernici e in cui si cacciano le pernici. Alcune opzioni possibili sono "brughiera delle pernici", "brughiera per pernici", "brughiera con pernici".

 

Ma, come ben sappiamo, l’inglese è molto prolifico quando si tratta di creare termini con molti elementi. Una differenza importante con l’italiano è che l’inglese è una lingua che ramifica a sinistra quando si tratta di un sostantivo con i suoi aggettivi e le apposizioni. Questo significa che il nucleo del sintagma si trova a destra, o alla fine. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio dal testo:

branchingdirectiontheory-1633688247.jpg

Nel sintagma inglese, il nucleo, o testa, è parks e si trova a destra, mentre gli aggettivi (national) e i complementi (Britain’s) che lo modificano, si trovano alla sua sinistra. L’italiano funziona esattamente al contrario, come potete vedere nell’immagine. Se volete saperne di più, si tratta della teoria della direzione della ramificazione (branching direction theory in inglese) e trovate un’introduzione molto generale in questo articolo dell’Enciclopedia Treccani).

 

Per farla breve, questa caratteristica dell’inglese complica le cose in italiano, come potete vedere dalla traduzione che ho proposto e che è anche molto più lunga per via di articoli e preposizioni.

 

2) DRIVEN GROUSE MOORS e DRIVEN GROUSE SHOOTING

 

Perché ho tirato in ballo questa teoria? Perché un altro termine che ovviamente mi ha fatto pensare è driven grouse moors, che aggiunge un altro elemento sinistra e che, ancora una volta, ha bisogno di un po’ di ricerca e immaginazione per essere tradotto.

 

Facendo un po’ di ricerca sulla terminologia legata alla caccia, ho scoperto che driven shooting viene comunemente tradotto come “caccia in battuta”. Come vediamo anche nell’articolo nel caso di driven grouse shooting, il nome delle prede può essere inserito all’interno della locuzione per essere ancora più precisi. In questo caso, la traduzione italiana è “caccia in battuta alle pernici” o, più in breve, “battuta alle pernici”.

 

Con questa terminologia confermata, ho deciso che la mia traduzione per driven grouse moors è “brughiera per la caccia alla pernice”. Il settore della caccia non è decisamente una mia specialità, né un mio interesse, ma sono curiosa di sapere se qualcuno di voi si occupa di questo tipo di testi e quali siano i termini usati.

Le unità di misura

Questo testo parla di acri e, anche se noi fan di Tigro conosciamo il Bosco dei 100 acri grazie alle storie di Winnie the Pooh, le dimensioni di un acro non sono immediatamente ovvie per la gran parte dei lettori italiani. I vari dizionari online ci dicono infatti che si tratta di un'unità di misura anglosassone che corrisponde a 4047 metri quadrati (4046,87 a essere precisi secondo Treccani, anche se il sito che ho usato per le conversioni dice 4046,85).

 

In italiano, l'ettaro (10.000 metri quadrati) è l'unità di misura usata per le superfici agrarie e nella mia traduzione ho fornito direttamente la conversione per chiarezza. E così, arrotondando un po', A million acres diventa "quattrocentomila ettari" e l'area metropolitana di Londra passa da 394,276 acri a 159.558 ettari.

E voi, che difficoltà avete trovato? Lasciatemi un commento!