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Il giallo di oggi inizia alla vigilia di Natale e quindi ho deciso di includerlo in questa serie natalizia benché le feste facciano un’apparizione proprio minima. Si tratta ancora una volta di una serie di cui vi ho già parlato, quella in cui il detective improvvisato è Oscar Wilde e il libro è Oscar Wilde e il sipario strappato.
L'autore
Vi ho già presentato Gyles Brandreth varie volte, quindi perdonatemi se riprendo la biografia del post in cui ho introdotto la serie qualche settimana fa (lo trovate qua).
Gyles è uno scrittore, presentatore e attore britannico che è stato anche deputato per un breve periodo. È una personalità molto famosa in Gran Bretagna e partecipa a tantissimi programmi televisivi.
È un grande esperto di lingua e ha appena pubblicato un nuovo libro che è un po’ un manuale di istruzioni su come scrivere correttamente in inglese e si intitola Prose and Cons: The English Language in Just a Minute. Non vedo l’ora di comprarlo! Un altro libro suo che adoro è Have You Eaten Grandma?, che ho recensito in questo post di qualche tempo fa, ecco il link.
Fino a pochi mesi fa, Gyles presentava anche un podcast con un’altra linguista meravigliosa, Susie Dent. Si intitola Something Rhymes with Purple ed è ancora disponibile su varie piattaforme, ecco il link.
Gyles è da sempre un grandissimo ammiratore di Oscar Wilde e, dal 2015, è anche il presidente onorario della Oscar Wilde Society (ecco il link), quindi è forse una delle persone più adatte a scrivere una serie di gialli in cui l’investigatore dilettante è proprio lo scrittore irlandese.
Il libro
Oscar Wilde e il sipario strappato è il terzo libro della serie e in Italia è tradotto da Annalisa Garavaglia per Sperling & Kupfer, come i libri precedenti. Vi lascio il link al sito IBS perché sul sito dell’editore hanno fatto un po’ di confusione tra il primo e il terzo libro.
Il libro inizia e finisce durante il periodo natalizio a cavallo tra il 1890 e il 1891, ma i fatti raccontati avvengono vari anni prima e hanno inizio alla vigilia di Natale del 1881, quando Oscar si imbarca per il tour americano che durerà un anno.
Il prologo ci presenta Wilde, Conan Doyle e Sherard che si ritrovano al museo di Madame Tussaud’s il 24 dicembre 1890. In questa occasione, Wilde dà a Conan Doyle un manoscritto, redatto da Sherard. In queste pagine, Sherard racconta brevemente il tour americano per poi passare all’arrivo di Wilde a Parigi alla fine di gennaio del 1883; è in questa occasione che i due si conoscono.
Il motivo del viaggio a Parigi è una collaborazione, nata proprio negli Stati Uniti, tra Wilde e l’impresario teatrale Edmond La Grange. I due, infatti, stanno lavorando a una traduzione francese dell’Amleto di Shakespeare. Oltre all’intera compagnia di La Grange, durante il soggiorno americano Oscar ha conosciuto anche altre due persone che ritroverà poi a Parigi. Uno è Eddie Garstrang, giocatore d’azzardo che ha soccorso il poeta in un casinò del Colorado, e l’altro è Washington Traquair, il suo servitore durante il tour e ora servitore di La Grange, proprio su raccomandazione di Wilde. È proprio la morte di Traquair, apparente suicidio che non convince Wilde, a dare il via a una serie di indagini che metteranno in pericolo la vita del poeta e del suo nuovo amico e confidente Sherard.
Al manoscritto, come dice Oscar all’inizio, manca il capitolo finale e il poeta vuole che sia Conan Doyle, con l’arguzia di Sherlock Holmes, a risolvere il mistero quando si ritroveranno per festeggiare il nuovo anno.
Cosa ne penso
Come ho già detto nel post precedente, è una serie che adoro, sia per lo stile, sia per i personaggi. Questo libro non è da meno, ma l’ho trovato molto triste. I temi che tratta sono un po’ sconfortanti, anche se spesso resi più leggeri dalla personalità e i dialoghi del protagonista.
In realtà, un po’ tutti i libri della serie lo sono, perché i casi in cui Wilde si trova coinvolto hanno spesso come vittime delle persone di ceto sociale più basso, spesso ignorate e abusate dalla società dell’epoca. Wilde è uno dei pochi che si interessa a loro e, proprio per questo, vuole dar loro una voce e risolvere i crimini di cui sono vittime.
Nonostante i toni tristi, è un libro che vi consiglio comunque. Come vi ho detto nell’altro post dedicato alla serie, non dovete leggerli in ordine, ogni libro è abbastanza indipendente e non rivela nulla di importante degli altri. E poi, la gran parte di questa storia avviene prima di tutte le altre, quindi decisamente non avrete problemi.
E voi, l’avete letto? Lasciatemi un commento!