Chiudiamo la trilogia sui freelance con un libro che non è dedicato solo a chi si occupa di traduzione ma che credo sia utile comunque a chi sta pensando di diventare libero professionista e a chi lo è già ma ha ancora dei dubbi sulla scelta fatta.
Il libro è Survival Skills for Freelancers di Sarah Townsend, è del 2020 ed è, ancora una volta, disponibile solo in inglese da quanto ho potuto vedere. L’autrice è una copywriter che lavora come freelance da oltre 20 anni e ha deciso di mettere la propria esperienza e i propri consigli a disposizione di chiunque stia pensando di intraprendere la stessa strada.
Il libro in breve
È un libro molto pratico in generale e molto facile da leggere, sia per lo stile, sia per l’impaginazione. Vediamolo più in dettaglio:
Part one – Getting started. Questa sezione è dedicata al libro in sé e all’autrice. Descrive la struttura del libro e il pubblico ideale prima di passare a descrivere la carriera dell’autrice e come sia arrivata dov’è oggi.
Part two – The basics. Questa sezione parla delle basi dell’attività del freelance, sia quelle più astratte – la personalità del freelance – sia quelle più pratiche che fanno parte della quotidianità del lavoro del libero professionista.
Part three – Busting the myths of freelance life. Questa sezione è dedicata a otto miti principali della vita da freelance, come il fatto che si lavori da soli e che ci si debba occupare di tutti gli aspetti dell’attività o che lavorare come autonomo sia facile e che tutto sia rose e fiori se ci si dedica a ciò che si ama. Ogni mito è seguito da un’analisi della realtà e da una serie di consigli.
Ogni capitolo del libro si conclude con degli esercizi da fare per metabolizzare ciò che si è letto e per riflettere. Dopo questa parte, che si chiama “Time out…”, troviamo sempre una serie di tweet o commenti di altri freelance con consigli e fonti di ispirazione.
Il libro poi finisce con le conclusioni, che danno ancora qualche spunto di riflessione per farci decidere se realmente siamo pronti o adatti a questo stile di vita.
Cosa ne penso
Ho già detto che è un libro facile da leggere ma è anche un libro positivo. Io non sono una grande appassionata dei discorsi aggressivi che fanno molti liberi professionisti e per molto tempo ho pensato “se per poter lavorare come freelance devo essere così, allora no, grazie!”. In realtà non è così e questo è proprio ciò che mi è piaciuto di questo libro, perché è sincero e senza ricette miracolose per diventare una persona di successo invidiata da tutti.
È un libro che dice in modo chiaro e semplice ciò che ha di positivo e di negativo la vita da autonomo e che dà molta importanza alla salute e al benessere. Proprio per questo motivo ho voluto includerlo in questa serie benché non sia dedicato alla traduzione, perché lo considero una lettura importante che completa ciò che i due libri precedenti hanno detto.
L’avete letto? Lasciatemi un commento!