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Emma in giallo: Poirot e la strage degli innocenti

24/10/2024 12:00

Emma

Letteratura, Suggerimenti e recensioni, Libri, Halloween, Recensione, Book review, Books, Libri gialli, Murder Mystery, Agatha Christie, Poirot,

Emma in giallo: Poirot e la strage degli innocenti

Un giallo a tema Halloween dalla penna della regina assoluta del genere: Poirot e la strage degli innocenti di Agatha Christie

 

 

 

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Cerco sempre di evitare di presentare libri di Agatha Christie perché sono più che conosciuti e invece voglio darvi dei consigli di lettura meno ovvi, anche se spesso vi parlo comunque di libri famosissimi. Però siamo ad Halloween e quindi non potevo esimermi dal recensire Poirot e la strage degli innocenti.

L'autrice

Mi scuserete se riprendo la piccola biografia che ho scritto qualche tempo fa per il libro Verso l’ora zero.

 

Nata a Torquay, in Devon, nel 1890, Agatha Christie ha scritto oltre 60 romanzi gialli, 14 raccolte di racconti e vari testi per il teatro. Ha scritto anche altri libri, in particolare sei romanzi spesso classificati come romance e pubblicati sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott.
 

Dopo un matrimonio breve e infelice con Archibald Christie, da cui prese il cognome, si sposò con l’archeologo Max Mallowan. I viaggi fatti con il marito durante le spedizioni archeologiche sono stati un’ispirazione per vari libri gialli ma anche per un libro di viaggio, Viaggiare è il mio peccato, tradotto da Alessandro Ceni per Mondadori.

 

Tra i personaggi più famosi di Agatha Christie ci sono sicuramente Hercule Poirot e Miss Marple, ma non sono gli unici detective creati dalla regina del giallo. Altri sono Tommy e Tuppence, che appaiono in cinque libri, e il sovrintendente Battle, presente in quattro romanzi.

Il libro

Il titolo originale è Hallowe’en Party, mentre la traduzione italiana si intitola Poirot e la strage degli innocenti. La prima traduzione è del 1970 a cura di Arnaldo Sole, mentre la più diffusa è quella del 1985 di Tina Honsel, sempre per Mondadori.


Prima di entrare nel vivo della storia, se volete saperne di più sulle leggende e le tradizioni legate a Halloween, vi lascio il link a un post mio di qualche anno fa che si intitola Halloween: leggende e curiosità e condivido anche una nota linguistica sulla la grafia con l’apostrofo che vediamo nel titolo inglese del libro. È la grafia antica che deriva dal nome originale All Hallows’ Even o All Hallows' Eve, letteralmente la vigilia del giorno di Ognissanti. Questo articolo del Merriam-Webster spiega l’evoluzione in modo chiaro ma, in breve è andata così:


All Hallows' Even > Hallow-e'en > Hallowe'en > Halloween 

 

Ma torniamo al libro. La storia inizia nel paesino di Woodleigh Common, dove la scrittrice Ariadne Oliver è stata invitata da un’amica a stare per il fine settimana e aiutare a preparare la festa di Halloween organizzata per gli adolescenti del luogo.

 

La festa è stata organizzata a casa di Rowena Drake ed è proprio durante i preparativi che, per impressionare la scrittrice, Joyce Reynolds dice di aver assistito a un omicidio qualche anno prima. Nessuno le crede ma, quando alla fine della festa Joyce viene trovata morta, Ariadne Oliver inizia a dubitare.
 

La signora Oliver è un’appassionata di mele ed è quasi impossibile vederla senza una mela in mano o qualche rimasuglio tra i capelli o sui vestiti. Il fatto che sconvolge Ariadne Oliver è proprio il fatto che Joyce sia stata affogata in un secchio usato per il famoso gioco di Halloween bobbing for apples, in cui bisogna addentare una delle mele che galleggiano sull’acqua. Vi lascio un video in inglese che spiega come si gioca.

Nonostante sia l’unica che crede alle parole di Joyce, la signora Oliver decide di chiedere aiuto al suo amico Hercule Poirot. Quando gli racconta la storia, Poirot si convince subito che ci sia qualcosa di strano e decide di andare a Woodleigh Common a indagare, anche perché in quel paesino abita un suo amico, Spence, ex-commissario di polizia.
 

Gli abitanti del paese sono un po’ restii a dare retta a Poirot, perché tutti affermano che Joyce fosse una bugiarda incallita e che il fatto che avesse detto di aver visto un omicidio non significava affatto che fosse vero. Poirot, però, non si dà per vinto e inizia a indagare possibili morti sospette che potrebbero essere quella vista da Joyce.
 

Parlando con il commissario Spence, Poirot scopre così che negli ultimi anni sono morte varie persone: la signora Llewellyn-Smythe, una ricca vedova che era anche zia del marito di Rowena Drake; Charlotte Benfield, una sedicenne impiegata in un negozio; Lesley Ferrier, assistente nello studio legale degli avvocati della signora Llewellyn-Smythe; Janet White, insegnante.

 

La storia inizia a farsi interessante quando Poirot scopre che, poco prima di morire, la signora Llewellyn-Smythe aveva fatto testamento in favore della ragazza alla pari che si occupava di lei. Il testamento era stato dichiarato invalido e la giovane era scomparsa nel nulla, anche se aveva sempre dichiarato di non aver falsificato il documento. Il mistero si fa più intricato quando anche altre persone vengono uccise, perché sembra proprio che Joyce prima e Poirot poi abbiano disturbato un segreto che qualcuno voleva tenere sepolto.
 

Ci sono vari adattamenti per la TV, ma il più famoso è senza dubbio quello con David Suchet nei panni di Poirot e Zoë Wanamaker in quelli di Ariadne Oliver. Non ho trovato piattaforme su cui sia disponibile in Italia, ma vi lascio un piccolo clip in inglese proprio della scena in cui Joyce dice di aver assistito a un omicidio.

 

Anche il più recente Assassinio a Venezia di Kenneth Branagh è considerato una libera adattazione di questo romanzo. Non perdo tempo a parlarne poi tanto, perché non mi piace per niente Branagh nei panni di Poirot e questo film, a parte i nomi dei personaggi, non ha assolutamente nulla a che fare con il libro.

 

E per finire, Agatha Christie’s Hjerson è il primo spin-off basato su un personaggio di Agatha Christie e la serie è liberamente ispirata al detective finlandese protagonista proprio dei libri di Ariadne Oliver. In Gran Bretagna è disponibile su Netflix e All4, mentre non credo sia disponibile in Italia. Vi lascio comunque il trailer con i sottotitoli in inglese.

Cosa ne penso

Non vi sorprenderà sapere che è un libro che mi piace tantissimo perché unisce due mie grandi passioni: Agatha Christie e Halloween. L’ho letto varie volte sia in italiano sia in inglese e lo trovo estremamente interessante.

 

La storia è intricata e piena di piste false, come ci si aspetta dai libri della regina del giallo, ma ciò che più mi ha attirato è il lato culturale, perché l’autrice riesce a raccontarci con molta precisione come si festeggia Halloween in Gran Bretagna, o almeno come si festeggiava negli anni Cinquanta e Sessanta. È una finestra sulle tradizioni di questo Paese che trovo estremamente interessante sia dal punto di vista culturale sia da quello della traduzione. Tina Honsel, infatti, ha fatto uno sforzo enorme per riuscire a tenere ciò che Christie descriveva e, allo stesso tempo, per renderlo comprensibile per i lettori italiani che, all’epoca, non avevano alcuna dimestichezza con queste tradizioni.
 

E voi, l’avete letto? Lasciatemi un commento!