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Emma in giallo: The Wolves of Savernake

01/10/2024 12:00

Emma

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Emma in giallo: The Wolves of Savernake

Il primo libro della serie di gialli storici "Domesday" di Edward Marston.

 

 

 

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Nel post precedente vi ho detto che la trama de La bara d’argento mi aveva ricordato un’altra serie di gialli storici e oggi ve la voglio presentare. Sto parlando della Domesday series, creata da Edward Marston e, da quanto ho potuto vedere, non ancora tradotta in italiano.

L'autore

Edward Marston è lo pseudonimo di Keith Miles, uno scrittore gallese che ha usato anche altri pseudonimi, tra cui Martin Inigo e Conrad Allen. È famoso in particolare per la serie di gialli Railway detective, anche questa non tradotta e ambientata nella seconda metà del 1800.

 

Come Conrad Allen ha scritto un’altra serie famosa ambientata sui transatlantici all’inizio del 1900 ma i libri sono poi stati ristampati col nome di Edward Marston e li potete trovare con entrambi i nomi.

I libri

La serie Domesday include 11 libri e il nome viene dal fatto che è ambientata all’inizio dell’anno Mille, quando Guglielmo il Conquistatore manda degli ufficiali in tutto il regno per effettuare un censimento, i cui dati verranno poi registrati nel libro chiamato, appunto Domesday Book. La parola Domesday rappresenta la grafia antica di Doomsday e significa “Giorno del giudizio”. Il libro raccoglie informazioni sulle varie proprietà di ogni cittadino di gran parte dell’Inghilterra e del Galles ed è un documento storico estremamente importante.

 

La serie di Marston prende questo nome proprio perché i protagonisti sono due ufficiali reali, Ralph Delchard e Gervase Bret, incaricati di confermare i primi risultati del censimento effettuato per il Domesday Book.

 

Ralph è un soldato di origine normanna che ha combattuto nella battaglia di Hastings e la sua personalità focosa è evidente sia nelle discussioni con i proprietari terrieri interessati dal censimento sia nei rapporti che instaura con le donne che incontra durante queste indagini. Il suo compito è prevalentemente quello di proteggere la delegazione con l’aiuto di un gruppo di soldati fedeli.

 

Gervase è un giurista sassone scelto personalmente dal re e il suo compito è quello di scoprire le irregolarità che sono state riscontrate nella prima fase del censimento. La sua personalità è diametralmente opposta a quella di Ralph ed è un uomo pacato che pensa a lungo prima di agire e, soprattutto, è estremamente fedele alla propria promessa sposa. 

 

La scelta dei due non è casuale; in un periodo in cui il nuovo sovrano normanno è ancora visto con diffidenza dai sudditi sassoni che ha conquistato, le origini opposte dei due commissari servono a ottenere la fiducia di entrambe le fazioni. Le differenze tra i due, di carattere e di origine, sono infatti la loro arma principale perché insieme riescono a compensarsi e a scoprire sempre i colpevoli delle truffe all’erario ma anche degli omicidi che sembrano seguire gli ufficiali reali nei loro viaggi.
 

I due viaggiano insieme a Canon Hubert e al suo assistente Brother Simon, che completano il quadro fornendo un’aura di spiritualità alla delegazione e che riescono a calmare gli animi dei religiosi locali quando gli interessi del censimento toccano le loro terre.
 

Il primo libro della serie è The Wolves of Savernake ma vi devo confessare di non averli letti in ordine. Ho letto prima il secondo libro della serie, The Ravens of Blackwater, ambientato in Essex. È stata proprio la località a incuriosire il mio compagno, originario proprio di lì, e a farci conoscere la serie e l’autore.
 

The Wolves of Savernake inizia con Alric Longdon, un mugnaio della zona, che si dirige verso un albero ben preciso della foresta di Savernake, nell’attuale contea dello Wiltshire. La foresta è parte delle terre del re e farsi trovare lì come sospetto cacciatore di frodo è pericoloso; ma Alric, che conosce bene la foresta e deve nascondere qualcosa di importante, si azzarda comunque. È proprio quando raggiunge l’albero che sta cercando che viene aggredito da qualcosa che non riesce a vedere ma che gli lacera la gola, gli dilania il petto e lo lascia in riva al fiume a dissanguarsi. Il corpo verrà trovato solo il giorno dopo dai monaci dell’abbazia.
 

Quando la delegazione reale arriva al paesino di Bedwyn e accompagna i due religiosi all’abbazia, dove hanno deciso di soggiornare, Ralph e Gervase scoprono l’accaduto grazie a una chiacchierata con il portiere, ed è qui che la trama si infittisce, perché Alric è proprio la persona che ha denunciato le irregolarità del primo censimento e anche il principale testimone nel caso che gli ufficiali devono investigare.

 

I due tornano il giorno dopo in abbazia per vedere il cadavere, ed è qui che iniziano a sospettare ancora di più che non si sia trattato per nulla di un incidente. Le ferite sono i primi indizi; un lupo, infatti, non avrebbe aggredito se non per mangiare e quindi non avrebbe abbandonato il corpo; un cane da caccia che avesse scambiato Alric per una preda non avrebbe potuto lacerargli il petto in quel modo, perché a quasi tutti i cani della zona vengono rimossi tre artigli. Solo i cani del signorotto locale sono immuni da questa legge. Quando poi Ralph e Gervase visitano il luogo del delitto, trovano anche la sacca di monete d’oro che Alric stava cercando di nascondere. Il mistero si complica sempre di più.

Cosa ne penso

Per ora ho letto solo i primi tre libri della serie, ma mi sta piacendo molto, soprattutto perché l’ambientazione medievale è una delle mie preferite per i gialli storici. È interessante scoprire degli aspetti per me poco conosciuti della storia inglese mentre mi godo una bella indagine, ma soprattutto mi piace il contrasto tra i protagonisti, perché trovo il personaggio di Ralph un po’ pesante, e non c’è da sorprendersi, visto che si tratta di un un nobile e di un guerriero. Gervase, però, è un personaggio che mi piace e che riesce a smorzare i toni quando il suo compagno di viaggio puzza troppo di testosterone per i miei gusti.

 

Conoscevate già questi libri? Lasciatemi un commento!